giovedì 30 ottobre 2008

HALLOWEEN


Immaginate di trovarvi in una tranquilla cittadina, al tramonto, e di imbattervi in torme di fantasmi, diavoli, streghe ed altre poco accomodanti creature. I casi sono due: o avete le allucinazioni, oppure il calendario segna il
31 di OTTOBRE!!!
Chi di voi non ha mai sentito parlare della notte di Halloween? Si tratta di una celebrazione molto radicata nella cultura americana ed in quella anglo-sassone in generale, ma da diversi anni a questa parte pure l'Italia ha accolto - a modo suo - questa preziosa occasione per dar libero sfogo alle più macabre e divertenti fantasie. Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l'aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà. Ed è proprio per questo che i giovani e giovanissimi adorano tale festività, la quale offre tra l'altro un'ottima occasione per sfogare e trasformare in gioco tutte le paure più o meno coscienti che ribollono nelle profondità della mente.
Il termine Halloween deriva dal fatto che il 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti, ovvero il giorno in cui la tradizione cristiana celebra tutti i santi, in blocco, nessuno escluso. Questa data, il 1° novembre, è denominata in inglese All Hallows' Day. A questo punto occorre tenere presente che presso i popoli antichi (e pure per gli ebrei di oggi) il giorno non incomincia allo scoccare della mezzanotte, bensì qualche ora prima, al tramonto.
Ecco perchè, per esempio, si attribuisce tanta importanza alla vigilia di Natale: il 24 dicembre, infatti, non è solo il giorno prima, ma costituisce senza soluzione di continuità la prima parte del Natale stesso.
LA ZUCCA :
L'etimologia del termine "zucca" è incerta.
Secondo il dizionario Zingarelli, potrebbe derivare dal latino cocutia ("testa"), successivamente trasformato in "cocuzza", "cozucca" e, infine, zucca.
Le varietà di zucche sono moltissime e diverse da paese a paese. L’origine della famiglia delle zucche è sconosciuta.
Gli Egiziani, i Romani, gli Indiani d’Oriente, gli Arabi, gli africani del Niger danno testimonianza della loro conoscenza e coltivazione, seppure di varietà diverse. Così come diverse furono quelle portate da Colombo. Ma allora la zucca da dove arriva?
Grande o piccola, oblunga, bislunga o tonda, liscia o rugosa, costoluta o bitorzoluta, verde, gialla o striata, la zucca non è nata in Italia.
Arrivò, addirittura, dall'India e gli esperti - catalogandola come Lagenaria vulgaris - ne fecero a priori un cibo per mense contadine, che nei secoli avrebbero però originato ricette squisite. Poi, con la scoperta dell'America, giunsero una dopo l'altra zucche grandi come le tre cucurbite: pepo, maxima e moschata.
Colpirono la fantasia, ma piacquero anche al palato, tanto che ne sono derivate le specie oggi più diffuse e consumate in Lombardia, Veneto ed Emilia, le regioni dove l'ortaggio si è meglio acclimatato, dov'e' coltivato in maniera intensiva in piccole aree e dove il suo consumo è abituale tutto l'anno (e non occasionale, come in Campania, in Puglia o in Sicilia).
La zucca appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee della quale fanno parte, per esempio, anche i cetrioli e i cocomeri.
Quelle usate più comunemente in cucina appartengono alla specie Cucurbita maxima (es. Zucca Marina di Chioggia) e Cucurbita Moschata (es. Zucca di Napoli).
Ai tempi dei romani, svuotata della polpa ed essiccata, la zucca diventava un contenitore leggero ed impermeabile, usato, per esempio, per trasportare il sale o il vino, il latte o i cereali.
A seconda della forma, da alcune zucche sono stati ricavati anche piatti. Ciotole e cucchiai o, addirittura, strumenti musicali come maracas sudamericane.
.......................... Buon halloween a tutti.... aahhhaaha .... Giusy

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